giovedì 15 agosto 2013

quella falsa uccide, quella vera dà vita...se è vera è «divinizzante» e creatrice, se è falsa è «diabolica» e distruttiva (cf Gv 8,43s)

Morte e vita sono in potere della parola (Pr 18,21):
quella falsa uccide,
quella vera dà vita.
Qualsiasi parola, non solo quella di Dio, è efficace.
Se dico a uno: «Sei brutto, stupido e cattivo», anche se è persona bella, intelligente e amabile, subito si rabbuia di tristezza o di rabbia. Se dico invece: «Sei bello, intelligente e buono», subito si illumina e vuole bene a sé e a me.

La vocazione dell'uomo, secondo la Bibbia, è ascoltare e rispondere a Dio:
è suo interlocutore, suo partner.
Per questo è simile a lui, «partecipe della natura divina» (2Pt 1,4).
Non solo siamo chiamati,
ma siamo realmente figli di Dio (1Gv 3,1s).
Chi accoglie la sua Parola infatti ha la possibilità di diventare figlio di Dio (Gv 1,12).
Come vedremo, l'uomo diventa la parola che ascolta. Le citazioni sul «potere» della parola potrebbero essere moltiplicate a piacimento. Basti dire, sinteticamente, che se è vera è «divinizzante» e creatrice, se è falsa è «diabolica» e distruttiva (cf Gv 8,43s).

Silvano Fausti
Per una lettura laica della Bibbia

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