martedì 31 gennaio 2012

il momento che contiene tutto

Noi in genere aspettiamo sempre “dopo”: vedrai che dopo va meglio, vedrai che appena risolto questo problema, lo farò.  Normalmente, nei primi quarant’anni pensiamo a cosa faremo dopo. Negli altri quaranta pensiamo a cosa non abbiamo fatto prima. C’è l’alternativa di guardare avanti o guardare indietro. Invece, l’unico momento che puoi vivere è il presente: non vivi ieri, non vivi domani, vivi adesso. Ed è questo il momento che contiene tutto, perché Dio è presenza. Tra l’altro questo è il principio anche della sanità mentale. Noi normalmente viviamo nei progetti e nei ricordi: quindi, nell’illusione dei progetti, nella delusione dei ricordi. E non viviamo il presente. Per esempio, la bellezza di un cane e degli altri animali è che sono lì. La bellezza del bambino è che vive lì. Chi vive la presenza vive davvero una pienezza che è unica. È sempre nella gioia uno che vive nel presente. Noi invece siamo tristi perché pensiamo a quel che non c’è più, a quel che non c’è ancora. E siccome c’è solo il presente, se non vivi nel presente vivi quel che non c’è: cioè non vivi...
 Gesù dice che il regno di Dio non sta di là ma sta già di qua. La libertà piena la puoi già vivere qui e ora, nella misura del possibile, che poi crescerà, ma è qui. La vita eterna non è quel che viene dopo, la vita eterna è il tuo vivere ora ciò che è eterno, cioè l’amore di Dio e del prossimo. Se non lo vivi ora, non lo vivi mai. Quindi la vita eterna è da vivere ora.
Silvano Fausti



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