sabato 18 giugno 2011

Questo è il tuo paradosso...

Passi il tempo a crogiolarti che nessuno ti cerca ma quando arriva e bussa abbi il coraggio di accoglierlo con un sorriso anche se hai il cuore ferito...


...Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non ho te lo dono".
Questo è il tuo paradosso... 

A. Manzoni


Bussano.
Chi sarà?
Nascondo la polvere della mia solitudine
sotto il tappeto,
aggiusto il mio sorriso,
...ed apro.

Maram al Masri
da "ciliegie rosse su piastrelle bianche"




...Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l'avrai regalata agli altri...
Alessandro Manzoni 


Non smettere mai di credere

"Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi sogni,
perché c’e’ un’unica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
Non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.

L’unico responsabile del tuo successo
o del tuo fallimento sei tu, ricordalo…
ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento,
la voce corre nell’aria, cambiandone il corso.
Se sei brava da udire abbastanza,
tu potrai ascoltare l’eco di saggezze
e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio .
Tutto il sapere del mondo e’ a disposizione di chiunque sia disposto
a credere e a voler ascoltare.

La libertà e’ una scelta che soltanto tu puoi fare:
tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.
Non e’ mai una vera tragedia provare e fallire,
perché prima o poi si impara, la tragedia e’
non provarci nemmeno per paura di fallire.

Mentre noi possiamo orientare
le nostre mosse verso un obiettivo comune,
ognuno di noi deve trovare la sua strada,
perché le risposte non possono essere trovate
seguendo le orme di un’altra persona….
Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te,
immagina ciò che puoi raggiungere
quando sei tu a credere in te stessa."

Peter O’Connor, da "Ali sull’oceano"

venerdì 17 giugno 2011

quando avrai la forza


Se guardi indietro
potresti ricordare qualcosa
che non tornerà più.
Se guardi avanti
potresti pensare a qualcosa
che non arriverà mai.
Chiudi gli occhi e riaprili
solo quando avrai la forza
di tornare indietro senza piangere
e guardare avanti sorridendo.
             Jim Morrison

giovedì 16 giugno 2011

nessuno legge più davvero il Vangelo e ci si limita a scimmiottare le mode televisive

Ho voluto riportare parte di questa recensione (Il disagio spirituale in scena
di GIOVANNI FERRÒ e MAURIZIO TURRIONI - Jesus n.6 giugno 2011) del film "corpo celeste"  perchè la frase dell'intervista fatta alla regista Alice Rohrwacher agghiaccia e riporta la fotografia della maggioranza che vive fuori dalla Chiesa, scattata attraverso il pertugio più piccolo e vicino alla vita di tutti i giorni: le attività di una parrocchia qualunque. Però questo sguardo gelido non  deve paralizzare ma scuotere proprio seguendo quel vangelo che nessuno legge più.
 Mi piace infine riportare l'articolo accanto ad un rimedio indicato nel post precedente di Madre Teresa, tempo di guardarsi in faccia.


Protagonista della storia (asciutta ma venata di un sincero afflato spirituale) è la tredicenne Marta: bionda, esile, eppure forte dentro. È tornata, con la giovane mamma Rita, a vivere dai parenti a Reggio Calabria dopo essere cresciuta per anni in Svizzera. Testimonianza di quell'emigrazione al contrario sempre più frequente, oggi, per la mancanza di lavoro in Europa. Per Marta, però, ambientarsi non è facile. La madre, vedendola spaesata, la iscrive allora al corso per la Cresima sperando che così possa fare nuove amicizie. È attraverso gli occhi di questa ragazzina alle soglie dell'adolescenza, sensibile e inappagata nella sua fame di crescere, che lo spettatore scopre l'artificiosa quotidianità della parrocchia guidata da don Mario (che sogna un posto migliore e cerca d'ingraziarsi il vescovo procacciando voti per il candidato gradito alla curia), con un raggelante crocifisso al neon e una catechista che, per catturare l'attenzione dei cresimandi, non sa far di meglio che insegnare la dottrina a colpi di karaoke, stacchetti e jingle rubati alla Tv.
Renato Carpentieri (don Lorenzo) racconta il "suo" Gesù alla piccola Marta (Yle Vianello).
Renato Carpentieri (don Lorenzo) racconta il "suo" Gesù alla piccola Marta (Yle Vianello).
Nessuna prevenzione da parte mia. Solo la voglia di osservare una realtà, per me estranea eppure intrigante, attraverso il pertugio più piccolo e vicino alla vita di tutti i giorni: le attività di una parrocchia qualunque », spiega Alice Rohrwacher, 29 anni e una solida formazione da documentarista. «Per capire, ho frequentato lezioni, riunioni, corsi di catechismo scanditi da quiz del tipo "Saranno testimoni" o "Chi vuol essere cresimato?". Ho scoperto un mondo più triste di quanto immaginassi, dove nessuno legge più davvero il Vangelo e ci si limita a scimmiottare le mode televisive». http://www.stpauls.it/jesus/1106je/attualita.htm

tempo per guardarci in faccia

Credo che quello che tutti dobbiamo capire è che l'amore comincia dalla famiglia.
Ogni giorno di più ci rendiamo conto che nel nostro tempo le sofferenze maggiori hanno origine nella famiglia stessa.
Non abbiamo più tempo per guardarci in faccia, per scambiarci un saluto, per dividere insieme un momento di gioia, e meno ancora per essere quello che i nostri figli attendono da noi, quel che il marito attende dalla moglie e la moglie attende dal marito.
E così apparteniamo ogni giorno meno alle nostre famiglie e i nostri contatti scambievoli diminuiscono sempre più.
Un ricordo personale. Qualche tempo fa arrivò un gruppo numeroso di professori dagli Stati Uniti.
Mi chiesero: "Ci dica qualcosa che possa esserci utile".
Dissi loro: "Sorridetevi scambievolmente".
Credo di averlo detto con eccessiva serietà. Uno di loro mi domandò: "Lei è sposata?".
Gli risposi: "Sì, e a volte mi riesce difficile sorridere a Gesù; perché arriva ad essere troppo esigente".
Credo che l'amore cominci proprio qui: nella famiglia.
(Madre Teresa)

mercoledì 15 giugno 2011

convincerla del nostro affetto e della lealtà

Ho sentito il bisogno di riportare questa bellissima frase per chiedere scusa per tutte le volte ho usato le mie verità in modo arrogante e presuntuoso nei confronti di chi mi vive vicino.
Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando
siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, 

una chiara intuizione 
e un'assoluta tolleranza.
(Gandhi)

verrà un tempo


È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.
Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità.
Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.
Anna Frank

martedì 14 giugno 2011

tempo per vivere

Io ti auguro non tutti i possibili regali.
Io ti auguro solo quello che la maggior parte della gente non ha:
Io ti auguro del tempo per gioire e per ridere,
e quando lo usi puoi cambiare qualcosa là fuori.

Io ti auguro del tempo per il tuo fare, per il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per regalarlo.
Io ti auguro del tempo per non avere fretta e per correre,
ma il tempo per poter essere soddisfatto.

Io ti auguro del tempo non solo così per poterlo sprecare.
Io ti auguro che ti possa restare del tempo per stupirti,
e del tempo per avere fiducia,
invece che guardare come passa il tempo nell'orologio.

Io ti auguro del tempo per poter afferrare le stelle
e tempo per crescere, cioè per maturare.
Io ti auguro del tempo per sperare di nuovo e per amare,
non ha senso rinviare questo tempo.

Io ti auguro del tempo per trovare te stesso,
ogni giorno, ogni ora per trovare la felicità.
Io ti auguro del tempo anche per perdonare gli altri.
Io ti auguro di avere tempo per vivere..

traduzione dal tedesco di una poesia tratta dal libro:Dir zugedacht Wunschgedichte Elli Michler

lunedì 13 giugno 2011

infermiere della vita


O Signore Dio, Padre e Madre di chi spera in te,
in punta di piedi sono entrato in questa cappella ed ho rotto il tuo silenzio per affidare a te la mia missione di infermiere.
Il mio è un compito di grande responsabilità e per questo ti ringrazio Ogni giorno il dono prezioso della vita passa per le mie mani, perché io lo custodisca e me ne prenda cura in ragione delle mie capacità, confidando nella tua carezza e nel tuo conforto, quando la sfida diventa cosa troppo ardua.
Fra le tue mani voglio deporre ognuna di quelle vite che mi sono affidate, ogni mio paziente, perché il tuo conforto tenga uniti me e loro in un solo unico abbraccio.
Lascia che sia il tuo sorriso a riempire le mie giornate, a fare così di me immagine lieta della tua grazia e della tua bontà
Fa' che sia la forza della tua compassione a guidare le mie mani tutte quelle volte in cui l'impotenza davanti alla malattia rischia di bloccare le mie azioni; ogni volta che ho bisogno di sentire tutta la tenerezza di un Padre per prendermi cura delle piaghe di un figlio, del dolore di un fratello; per ciascuna di quelle circostanze in cui sarebbe cosa più facile abbandonarsi alle lacrime o voltare le spalle! Lascia che il mio cuore senta ogni giorno più forte la ricchezza dell'unico e vero amore...il tuo
Concedimi quel vigore speciale che viene dalla mitezza e dalla serenità, perché con umiltà e pazienza, sia sempre pronto a rispondere ad ogni campanello che squilla... con solerzia, disponibilità e volto lieto Rendi celere ogni mia azione, anche nelle più piccole mansioni, anche di fronte ad un paziente ansioso e petulante. Lascia che io possa comprendere la difficoltà e la paura di chi si affida alle mie mani, perché non dell'ansia o della petulanza io mi sappia preoccupare ma del disagio e della fragilità di una persona da cui spesso queste provengono
Fa' di me il più docile strumento della tua tenerezza per chi, anziano, debole, povero e solo, incrocia i miei passi lungo la corsia.
Fa' che io sia un valido collaboratore per ognuno dei miei colleghi Lascia che i miei occhi sappiano scorgere, con gioia, i lineamenti del volto di Cristo sofferente in ogni ammalato che viene affidato alle mie cure
Lascia che le mie braccia si confondano con le tue ogni volta che il dolore di chi soffre ha bisogno di trovare sul tuo petto un porto sicuro, un luogo di dolcezza nel quale rifugiarsi anche soltanto per piangere o per affidare al silenzio la tenerezza di una preghiera.
Anche nelle giornate più confuse, lascia che ognuno dei miei pazienti possa scorgere in me l'immagine di una mano tesa: sarà la tua mano che guiderà la mia a farsi consolazione per tutti coloro che si sentono abbandonati.
Allo stesso modo Ti prego di rendermi capace di trovare sempre in te la forza per essere dolce e comprensivo verso tutti i parenti ansiosi e preoccupati per i loro cari
Le mie parole siano cariche, per ognuno, della tua bontà e della tua grazia
Fa di me valido strumento della tua empatia, perché io non sia capace solo di "sentire", ma soprattutto di "ascoltare" tutti con attenzione e premura.
Voglio essere un infermiere che sappia farsi samaritano per tutti quelli che incontra nel suo reparto
Per questo vorrei possedere soltanto due armi: la luce del tuo sorriso e la forza della tua costante, silenziosa e discreta presenza al mio fianco.
E mi affido a Maria, donna di compassione e di amore
Che lei mi prenda per mano nel mio servizio
e mi conduca nel sentiero della sofferenza con la gioia infinita nel cuore. Amen
(Fonte non specificata - dal web )
Noi.. ognuno di noi.. è infermiere della vita, è un augurio, una preghiera per tutti.

domenica 12 giugno 2011

metti ordine prima che


Ciò che ancora è a riposo è facile da contenere,
ciò che ancora non si manifesta
è facile da prevenire,
ciò che è fragile è facile da rompere,
ciò che è piccolo è facile da disperdere.
Affronta le cose sul nascere,
metti ordine prima che si manifesti il disordine.
Non cercare di splendere come la giada,ma sii semplice come la pietra.
Lao Tzu