sabato 15 ottobre 2011

Nell'oscurità di questo tempo, con la meschina povertà dei nostri cuori, tale coraggio è grazia tua.

Conosco poco gli scritti di Rahaner ma qundo mi imbatto nelle sue preghiere resto ammirato di quanto traduce del suo pensiero teologico nella semplicità del dialogo con Dio, quanto mette nei miei occhi del suo sguardo su Dio.


Preghiera per quelli che creano con lo spirito
di Karl Rahner (1904-1984), Nuovi Saggi II.
Dio eterno, creatore di tutti gli uomini e di tutte le cose, visibili e invisibili, Dio della storia, Signore e meta, forza e luce di ogni cultura, ti supplichiamo per quelli che creano la cultura.
Signore, chi mai prega per loro? Eppure lo sappiamo: Tu vuoi la loro meta e la loro forza creatrice, il loro lavoro e la loro opera. Perché tu vuoi l'uomo nello sviluppo integrale, sempre nuovo nella sua essenza, vuoi l'uomo che è opera tua. Ami l'uomo, che operando realizza il suo essere, trova ed esprime la sua essenza, che è un'immagine e una similitudine della tua gloria. Ciò che essi, per tuo volere, devono essere, lo possono essere solo con la tua grazia, Padre dei poeti, eterna origine di ogni luce, Spirito di ogni vera ispirazione.
Per questo ti preghiamo e invochiamo su di loro il tuo Spirito: suscita fra noi uomini dalla forza creatrice, pensatori, poeti, artisti. Abbiamo bisogno di loro.
Anche nei loro riguardi è vero dire che l'uomo muore di fame con il solo pane materiale, quando manca del nutrimento della parola che procede dalla tua bocca.
Concedi a questi giovani il coraggio di seguire la loro vocazione, di portare il peso e il dolore di questa chiamata, di non tradire la missione correndo dietro al denaro e al facile plauso dei superficiali, che cercano solo di divertirsi. Quando essi nella parola e nell'immagine, nella musica e nel gesto esprimono ciò che è nell'uomo, perché annunciano quello che provano, fa' che dicano tutto.
Concedi loro di sperimentare che l'uomo non è solo l'inferno chiuso nella sua nullità, ma che è anche il bel paese benedetto, sopra il quale sta il cielo della tua infinitudine e libertà. Essi non devono averti sempre sulle labbra: ti chiamino per nome solo quando li riempie il soffio della beatitudine sicura o del dolore estremo. Altrimenti ti lodino col silenzio. Anch'essi devono portarti silenziosamente nel cuore da cui sgorga la loro opera. Allora il più piccolo canto è ancora un'eco del giubilo del tuo cielo, e le loro composizioni sugli oscuri abissi sono ancora pervase dalla tua misericordia e da una nostalgia verso la luce, la giustizia e l'eterno amore. Allora perfino il tentativo di divertire è ancora un riflesso della mite pazienza, con cui tu ami noi nella nostra vita di ogni giorno.
Dà loro il coraggio della luce e della gioia N
ell'oscurità di questo tempo, con la meschina povertà dei nostri cuori, tale coraggio è grazia tua. Concedila loro, perché abbiamo bisogno di questo coraggio. Dà loro il coraggio della distinzione e della decisione. Non sono chiamati a sofisticare. Però le loro opere devono lasciar trasparire che le ha create un cuore indiviso, che, aperto a tutto, pure in tutto cerca te e tutto in te, e non conosce una pace vile fra il bene e il male, la luce e le tenebre.
Dà loro il coraggio per un inizio sempre nuovo, perché solo così trovano la loro origine nel vero originario. Fa' che dicano ciò che il tuo Spirito ha messo loro nel cuore, non quello che vogliono udire i potenti, ripieni di mediocrità. Quando fanno l'esperienza dell'inutilità, della rovina della loro creazione, dell'insensibilità del loro tempo, fa' che credano ancora che davanti a te l'inutilità non è inutile, che tu hai guardato con entusiasmo la loro opera e che hai preso dolcemente sul tuo il loro cuore spezzato.
Il tuo Verbo eterno, splendore della tua essenza e immagine della tua gloria, è venuto di persona nella nostra carne, ha assunto tutto l'umano come sua realtà, ha - con più potenza e più amore di ogni altro creatore verso l'opera delle sue mani - collocato lo stesso suo cuore nel centro del prodotto della sua mano, affinché l'uomo stesso sia l'espressione e l'immagine della tua gloria.
Per questo, lo si sappia o no, ogni creazione culturale è diventata un frammento della storia propria del tuo Verbo, poiché tutto è diventato suo mondo, nel quale egli venne per viverci, soffrirvi e per trasfigurarlo con sé, mondo cui il tuo verbo è congiunto in eterno.
Fa' che lo comprendano quelli per cui ti preghiamo. Quello che essi creano è inevitabilmente o un pezzo della croce alla quale inchiodano colpevolmente il tuo Figlio, e quindi il loro giudizio, oppure è una parziale venuta del suo Regno eterno, e quindi la loro grazia.
Perché questo Regno non viene soltanto dall'esterno come fine e giudizio del mondo. Esso viene come la segreta grazia dal centro della realtà terrena, da quando il tuo Verbo, calandosi nella creazione, è diventato il cuore di tutte le cose. Perciò quello che essi creano può e deve essere una promessa che il tuo Regno eterno sta per venire, il Regno della verità e dell'amore, il Regno della trasfigurazione dell'uomo costituito di corpo e di anima, di terra e di cielo.
Concedi loro che siano araldi e costruttori del Regno, nel quale, trasformato e trasfigurato, è salvato per l'eternità tutto ciò che l'uomo, quale partecipe alla tua potenza creatrice, ha plasmato.     Lo Spirito di tuo Figlio venga su di loro, affinché il tuo nome sia lodato adesso, in questo tempo, e nell'eternità delle eternità.
Amen.

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