martedì 6 settembre 2011

E' che certe mani stringono senza trattenere.


Raoul Follerau, l'apostolo dei malati di lebbra, racconta che un giorno arrivò in un campo di lebbrosi senza niente da offrire loro: né soldi, né vestiti, né medicine. Un po' impacciato, disse: "Fratelli, non ho nulla da darvi, ma tornerò". Allora il capo del campo chiese a Follerau di stringere la mano ad uno ad uno e così lui fece. Una stretta di mano: era poca cosa, ma era tutto quello che in quel momento poteva donare. Se ne andò un po' avvilito per non aver potuto fare quasi nulla. Poi un giorno gli arrivò una lettera: "Caro Follerau, al campo nessuno s'è lavato le mani per una settimana, per non perdere il profumo delle mani".
E' che certe mani stringono senza trattenere. E la gente s'accorge che c'è Lui.

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