giovedì 28 luglio 2011

Una chiesa che abbraccia.

Scrive il filosofo Kierkegaard che ciò che ha completamente confuso il cristianesimo e in gran parte ha originato la chimera di una chiesa trionfante è il fatto di averlo considerato una verità nel senso del risultato, non nel senso della vita. Quello che ha ingannato il cristianesimo è aver considerato che la verità è un risultato, un qualcosa che devi raggiungere. No, la verità è vita.

Noi dovremmo capovolgere quest'idea per cui la vita religiosa ha i suoi spazi a sé, quasi separati dal resto: no, la vita è religiosa di suo, la vita è sempre religiosa. Per tutti. E proprio oggi, in questi giorni di Pasqua, nel Vangelo troviamo Gesù che dice a Maria: "Va a dire ai miei fratelli che c'è posto per tutti". Per duemila anni la cristianità ha predicato una cosa terribile, e cioè che fuori di Cristo non c'è salvezza, che fuori della chiesa non c'è salvezza. Io vorrei che questo nuovo millennio ci dicesse che non c'è nessuno di voi fuori di Cristo, che nessuno è fuori dalla chiesa.

Vedete, ogni giorno incontro tante persone. E alla fine mi rendo conto che, in profondità, ciascuno cerca cose molto semplici: un pezzo di pane e un po' di affetto. E allora basterebbe che noi nella chiesa si riuscisse a dare questo, in modo semplice, profondo. Alle persone non servono cose vuote, quello che cercano non sono riti senz'anima o cuori senza tenerezza, ma un pezzo di pane e un po' di affetto. E questo vale anche per giovani: quando annusano che c'è qualcosa di autentico, di semplice, lo capiscono. E si avvicinano.

Tutti noi abbiamo di qualcosa di semplice, di essenziale, di condiviso. Ma per poterlo offrire bisogna essere con la gente, starci, perché la compassione nasce da una presenza viva, reale. Forse per questo tanti discorsi, tanti documenti della chiesa non sono abitati dalla compassione. Perché sono spesso scritti a tavolino, e non nascono da un esserci. Un conto è abitare nei palazzi, un conto è abitare con la gente, guardarla negli occhi, vederne la lacrime, la faccia, ogni giorno.

Una chiesa che abbraccia. Ecco la prima cosa che mi sta a cuore. www.romena.it/la-fraternita/mi-sta-a-cuore/archivio-qmi-sta-a-cuoreq/299-1-una-chiesa-che-abbraccia.html

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