lunedì 4 luglio 2011

Prendi nota, sono arabo. Ti secca?


Prendi nota
sono arabo
carta di identità numero 50.000
bambini otto
un altro nascerà l’estate prossima.
Ti secca?


Prendi nota
sono arabo
taglio pietre alla cava
spacco pietre per i miei figli
per il pane, i vestiti, i libri
solo per loro
non verrò mai a mendicare alla tua porta.
Ti secca?


Prendi nota
sono arabo
mi chiamo arabo non ho altro nome
sto fermo dove ogni altra cosa
trema di rabbia
ho messo radici qui
prima ancora degli ulivi e dei cedri
discendo da quelli che spingevano l’aratro
mio padre era povero contadino
senza terra né titoli
la mia casa una capanna di sterco.
Ti fa invidia?


Prendi nota
sono arabo
capelli neri
occhi scuri
segni particolari
fame atavica
il mio cibo
olio e origano
quando c’è
ma ho imparato a cucinarmi
anche i serpenti del deserto
il mio indirizzo
un villaggio non segnato sulla mappa
con strade senza nome, senza luce
ma gli uomini della cava amano il comunismo.

Prendi nota
sono arabo e comunista
Ti dà fastidio?
Hai rubato le mie vigne
e la terra che avevo da dissodare
non hai lasciato nulla per i miei figli
soltanto i sassi
e ho sentito che il tuo governo
esproprierà anche i sassi
ebbene allora prendi nota che prima di tutto
non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.

Mahmoud Darwish

Maĥmud Darwish nacque ad al-Birwah, un villaggio presso la città di Ăkka, in Galilea, Palestina, nel 1941. All’età di sette anni, nel 1948, visse la tragedia del suo popolo, quando il suo villaggio fu attaccato dai sionisti e la  popolazione si disperse in altri luoghi. La famiglia Darwish lasciò la Galilea e si trasferì in Libano, sfuggendo alla  situazione che si era  venuta a creare dopo l’occupazione militare israeliana. Il padre di Darwish, però, rifiutò di diventare profugo e preferì ritornare nella sua patria. Al rientro in Palestina, un anno dopo, la famiglia  trovò il suo villaggio completamente distrutto, ed al suo posto un insediamento ebraico. Così,   si stabilrono in un  villaggio di nome Deir el-Asad: il senso dello smarrimento entra nella vita del poeta in tenera età, e da quel momento in poi, Darwish si sentirà sempre  “un profugo nella sua patria”.
E' morto il 9 agosto 2008  all’ospedale di Huston (Texas) dopo un’operazione al cuore, fatta il 6 agosto. Mahmoud Darwish era già stato operato al cuore due volte, nel 1984 e nel 1988. E’ uno dei più grandi poeti contemporanei in lingua araba, con una produzione di straordinario lirismo segnata dai drammi dell'esilio e della occupazione vissuta dal popolo palestinese.

1 commento:

  1. Niente da dire.. Ma alle tue frasi ogni tanto mancano i predicati. Per esempio io intuisco che sia morto il 9 agosto 2008, ma non ne ho la certezza.

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