mercoledì 30 marzo 2011

Per dei nomadi (noi) dalla vita raminga, una scoperta semplicemente favolosa

P. Renato ha scritto con grande sapienza in
http://www.laperfettaletizia.com/2011/03/pellegrinaggio-in-terra-dislam.html?sms_ss=facebook&at_xt=4d925f401c166445,0
Incontri essenziali...
...Osservavamo con emozione nella comunità monastica trappista di Midelt il testamento spirituale scritto con le sue stesse mani da Christian, il priore di Tiberhine, e quella forza inaudita di perdono per chi l’avrebbe ucciso che ha stupito il mondo... 
era essere accolti dalla comunità francescana di Meknès, originale, accogliente e giovane, in un’antica casa di rabbini in pieno quartiere popolare musulmano. Diventata un bel centro linguistico. Vi si insegna gratuitamente sei lingue straniere a centinaia di giovani musulmani. Una straordinaria finestra aperta sul mondo e sui valori di altre culture. Una grande lezione di fratellanza in terra d’Islam del figlio più bello di Assisi...
queste comunità, come segno di un’accoglienza fraterna. Ci sorprendeva anche la loro preghiera: una forza interiore che sostiene e aiuta a resistere in prima linea, quali discepoli del Signore nella terra del Profeta. Li contemplavamo immersi nel silenzio. Immobili sulla stuoia per lunghissimi momenti: sembrava dicessero, all’unisono con questo popolo che amano,: “Solo Dio è grande!”. Sì, solo Dio è grande a chi lo sa incontrare...
... era fermarsi dalle Piccole sorelle che accompagnano i nomadi, anch’esse sotto una tenda. E leggere in un semplice pezzo di carta appeso a un tappeto con uno spillo il loro segreto di vita. “Evangelizzare qualcuno è dirgli: anche tu sei amato da Dio. E non solo dirglielo, ma pensarlo realmente. E non solo, ma far sì che nel modo di comportarti con lui senta che c’è in lui qualcosa di più grande e di più nobile di quello che credeva e risvegliarlo a una nuova coscienza di sé”...

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