sabato 26 marzo 2011

è esercizio di accordo, di armonia


L'amicizia ...Avere degli amici -qualcuno cui poter aprire il cuore o stare accanto anche senza parole, qualcuno con cui ascoltare musica insieme, con cui viaggiare per gustare anche se in modo diverso le stesse cose e condividere le stesse visioni - è un vero balsamo. Sono state amicizie molto diverse, ma tutte mi hanno aiutato a vivere le ore scabrose, a rinnovare la fiducia negli altri,ad attendere che al pianto seguisse la gioia. Di ciascuno e ciascuna di questi amici mi appare il volto ogni giorno, anche se nel caso di alcuni di loro sono passati decenni dal nostro scambio affettuoso, anche se alcuni di loro sono ormai morti. Abbiamo girato insieme il Mediterraneo e l'Europa, abbiamo percorso deserti, sostato nelle piazze delle città osservando le nuove generazioni che ci facevano sentire sempre meno giovani, siamo rimasti in silenzio di fronte al mare o a un camino acceso, ci siamo riposati all'ombra di un fico o attorno a un bicchierino di calvados... L'amicizia è una grande avventura in cui si conosce cosa significhi volere il bene dell'altro; è esercizio di accordo, di armonia, a volte una vera e propria scuola in cui si impara a smussare o a valorizzare alcuni aspetti del proprio carattere: in un certo senso si impara a diventare più autentici e più buoni. L'amicizia nasce da un incontro inaspettato, appare come un dono gratuito dovuto a Dio (o agli dei, come mi dicevano sempre alcuni miei amici!), sboccia come un fiore, presenza gratuita capace di inebriare come un profumo, e si nutre di bellezza: non intendo solo e tanto la bellezza fisica, ma quella bellezza interiore che traspare anche nei volti e nel vissuto, quei tratti umani che caratterizzano una vita come "bella", quei rapporti che fanno dire "è bello stare qui insieme", quelle stagioni che sono "belle" perchè segnate da una qualità squisita di relazioni, dal faccia a faccia affettuoso. Quando questa bellezza fa difetto e affiora il brutto, allora l'amicizia si sciupa, decade e a volte diviene inimicizia. E' questa la vera, seria minaccia all'amicizia: lo smarrimento del bello, causato dalla fusionalità nel rapporto, dal cedimento alla schiavitù del desiderio e all'istinto del possesso e della gelosia

Da "Ogni cosa alla sua stagione" di Enzo Bianchi

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