domenica 15 agosto 2010

La mia fede non è solo cantare...Maria mi spinge a lottare, a schierarmi

Donne che danzano e uomini che lottano
don Marco Pedron  
Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del Giorno) (15/08/2010)
Vangelo: Lc 1,39-56   Clicca per vedere le Letture (Vangelo: Lc 1,39-56)
Continua...La mia fede non è solo cantare le lodi nella liturgia della chiesa, la mia fede deve scendere nelle piazze, deve protestare contro il sistema economico iniquo che riduce l'occidentale ad un robot e l'africano alla fame; deve dire "no" e scioperare e trovare strumenti di protesta non violenti contro lo sfruttamento telefonico (gli sms costano 1 centesimo, mentre noi li paghiamo 15 centesimi), deve trovare forme di aggregazione e di unità come la banca etica o il mercato equo-solidale o altro.
Maria mi spinge a lottare, a schierarmi contro l'ingiustizia, non prendendo mentalmente posizione, ma scendendo giù nelle strade, intervenendo di prima persona e spendendo la mia vita per ciò che dico di credere. Un uomo che non lotta per le proprie idee o non vale l'uomo o non valgono le idee.
Per me uomo maschio, poi, è un pugno secco allo stomaco: "Ma che uomo sei? Ma guardati: per cosa lotti? Puoi chiamarla lotta avere un corpo muscoloso, scolpito, un auto sfolgorante, un'immagine da esibire? Ti distendi davanti la tv, una slot machine, un computer e poltroni per ore; non sai mettere la tua maschilità in gioco per qualcosa di sociale e ti definisci uomo? Dov'è finito il tuo lato maschile, selvaggio, l'eroe che c'è in te, il William Wallace, il Gandhi, il Gesù, l'uomo che si batte per ciò che crede, l'uomo che è disposto a pagare sulla sua pelle e di persona, che si espone, che rischia, che non si piega per interesse o vantaggi? Dov'è la tua energia?".
Il Magnificat fa irrompere la voglia di mordere la vita, di provare a fare qualcosa, di plasmare almeno un po' questo mondo, di agire, di trasformare la mia fede in prassi. Sacrificium viene da "sacrum facere": è la disponibilità al sacrificio, la capacità di donare e di offrire qualcosa che sia sacro. Il Magnificat contatta la mia identità profonda di uomo-maschio che non vive né per il denaro né per il potere né per il sesso né per il successo, ma per la verità, per la voce di Dio, per incanalare l'energia maschile in maniera appassionante, combattiva e per qualcosa che sia al di sopra degli interessi personali o di parte.

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