lunedì 16 agosto 2010

"Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?"

PREGHIERA DEL MATTINO
Tu esorti chi ti ama ad essere perfetto come il Padre celeste. Fa' che il nostro amore per i beni materiali non diventi mai un ostacolo a seguire te, che dai tanto valore alla povertà. Fa' che, come celebriamo il mistero della tua morte, così imitiamo il tuo amore perfetto, perché il nostro cuore sarà là dove è il nostro tesoro.
OMELIA
L'episodio narrato in questo brano del Vangelo secondo Matteo, presente in tutti i sinottici (cf. Mc 10,17-20; Lc 18,18-23), cerca di dare una risposta alle seguenti domande: Come essere veri discepoli? Quali ostacoli si incontrano?
Per i farisei, la vita eterna era la ricompensa per avere ben operato e, in particolare, per avere osservato la Legge (Sal 35,13-14). Il giovane ricco, che era forse un impiegato della sinagoga (Luca lo chiama "notabile"), chiede che cosa deve fare di più. Marco dice che Gesù, "fissatolo, lo amò" (Mc 10,21) e vide che l'ostacolo principale era la sua grande ricchezza. Il rabbinismo considerava le miserie della povertà peggiori di tutte quante le piaghe d'Egitto e chiedeva, al massimo, che ogni uomo consacrasse una parte dei propri beni a Dio (Mc 7,11). Ma Gesù desiderava suscitare una generosità più grande in risposta al suo più grande amore. Nel caso dello stesso Matteo, questa risposta vi fu (Mt 9,9). La tristezza del rifiuto del giovane ricco può essere capita solo da chi ha provato la stessa sconfitta e l'angoscia del rimorso.

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