venerdì 9 luglio 2010

...IO NON VOGLIO DIRTI "ADDIO"...

Io  non voglio dire addio a:
alle nostre risate per le stupidaggini
alle sensazioni di pace e serenità che sai infondermi
ai sorrisi che mi fai
a noi sulla spiaggia
a noi a sognare un mondo migliore
agli abbracci che mi dai e a quelli che ti do
alle mani strette strette per farci forza
alle scemenze che dico per farti sorridere quando ti vedo un po’ giù
al tuo calore
alla voglia che ho regalarti gioia e serenità
alla pazienza che ogni tanto devo avere nei tuoi confronti
alla pazienza che hai nei miei confronti
alle lacrime di commozione che mi vengono per la gioia di stare lì vicini vicini
alla sensazione di perfezione quando siamo insieme
al mio cercare di farti capire che con me puoi parlare di tutto senza paura
a quella porta che tengo sempre aperta per te a qualsiasi ora del giorno e della notte in ogni caso
al mondo che resta fuori quando siamo noi due
alla certezza della tua presenza
al tuo essere bimbo piccolo e indifeso
alla mia voglia forte e istintiva di proteggerti
alla ricerca del regalo da farti
ai libri che ti piacciono tanto e mi fai leggere
ai film al cinema che vedevamo da soli e al panino al pub subito dopo
alle volte che ti venivo a prendere sotto casa con la mia macchinina
al tuo essere forte e deciso
al tuo essere ottimista anche quando a me non sembra la situazione adatta per esserlo
alla nostra voglia di comunicare
alla gioia che provo per ogni tuo successo
all’appoggio che ti do incondizionatamente
alle nostre chattate a qualsiasi ora
alla nostra voglia di saltare le lezioni all’università…
al sole preso ai giardinetti della città universitaria
al ricordo di quegli stessi posti visti di notte
a tutte le cose che mi insegni anche senza far niente, solo essendo te stesso
ai ricordi di tutte le cose belle che abbiamo fatto insieme
alle passeggiate al laghetto dell’Eur guardando gli uccelli in acqua
alle nostre giornate al mare
alla mia speranza di vederti sempre felice, sereno e soddisfatto di te stesso
alla tua mano che, la sera, mi saluta dalla macchina dopo avermi riaccompagnato a casa, quando aspetti che io entri nel portone prima di mettere in moto e andare via
a tutte le piccole delicatezze che hai sempre fatto per me
a tutte le volte che avevi paura di farmi male
alle candele che hai comprato per noi
allo scambio di foto via chat
alla possibilità di fare ancora miliardi di cose belle
alle volte che facciamo la spesa al supermercato
ai pomeriggi di shopping inaspettato
ai progetti per il futuro che serbavamo nel cuore, gli stessi, ma senza dircelo per paura di stare male
ai tuoi gesti gentili nei miei confronti
alla voglia che ho di correre e abbracciarti forte forte ogni volta che ti vedo
ai tuoi occhi pieni di affetto
al tuo sapermi aspettare quando resto indietro nella vita
al tuo non chiedermi niente
al mio essere come te per tante cose
al nostro essere due individualità che all’occorrenza si complementano
al tuo essere la “voce della mia coscienza”
al  mio portarti la mia esperienza
al nostro scambiarci punti di vista sul mondo
al nostro non obbligarci nelle scelte ma cercare di farci riflettere in base alle reciproche esperienze
al nostro cercare di comprendere i reciproci punti di vista
alle nostre promesse di non abbandonarci mai
alla nostra voglia di partire per posti lontani
a tutti quei sogni che facevamo insieme
ai nostri giochi
alla pizza e film  il sabato sera a casa mia e a quelle volte a casa tua
al mio passare giornate intere a pensarti e sentirmi bene sapendo che ci sei
ai ringraziamenti per la bella serata che mi hai fatto passare
a quelle margherite che mi regalavi a sorpresa e che tengo nelle agende
al vederti mangiare con gusto le cose che più ti piacciono
alle serate in giro per Roma senza sapere dove andare
alla nostra complicità
alle partite vinte giocando a Tabù perché sappiamo come intenderci con poche parole
ai momenti trascorsi ad ascoltare il vento
a quanto ti piacciono i gabbiani che a me ora fanno sempre venire in mente te
alla luna che guardavamo insieme dal vetro della macchina
al ricordo di quel ticchettio della pioggia quella sera in macchina
alle pizzette la sera
agli infiniti scambi di sms gratis a dicembre e d’estate
al nostro “stuzzicarci”
al tuo modo di guidare deciso e sicuro
alle nostre passeggiate sul Lungotevere
alle canzoni che mi fai conoscere e a quelle che ti faccio scoprire io
alle fotografie che ancora non abbiamo fatto
alla voglia che ho di regalarti emozioni
alla nostra “luna finta”
ai tuoi asciugamani da mare
ai momenti di assoluta sincerità dopo aver condiviso momenti privati assolutamente irripetibili
al sentirti parlare di cosa ti piace e cosa desideri e scoprire con gioia che è quello che vorrei anche io
all’organizzazione del capodanno che sistematicamente salta sempre
alla possibilità che mi dai di parlare senza farmi sentire giudicata
al mio accarezzarti dietro la nuca quando hai i capelli corti
al mio esserti Amica in ogni caso
alla mia capacità di mettermi da parte senza sforzo quando stiamo entrambi giù di morale
ai blog
al mio aspettarti  per un tempo lungo e indefinito in macchina mentre tu sbrighi le tue commissioni
al mio accompagnarti quando devi andare a comprare qualcosa per il lavoro
alle nostre tante telefonate tutti i giorni per la voglia di sentirci o anche solo per raccontarci cosa abbiamo appena visto
alla voglia di incontrarci e stare insieme
alle sorprese che mi fai quando meno me lo aspetto
al mio essere sempre presente e pronta per te
alla fiducia piena nei tuoi confronti
alle chiacchiere con i tuoi e con tuo fratello
al tuo sapere un sacco di cose e al mio stupirmi ogni volta
al mio migliore Amico
ai momenti di silenzio tra noi
alla ricerca dei regali da farti
al vederti felice quando mi racconti della tua famiglia e delle tante cose che ti ha insegnato tuo nonno
al mio sentirmi piccola e indifesa, protetta solo con te
al nostro interromperci reciprocamente un sacco di volte e poi dire “ma a questo discorso come ci siamo arrivati?” e ricostruire tutto il percorso logico fino a lì
alle tue mani calde che riscaldano le mie sempre fredde
a tutte le volte che ti dico di volerti bene
alla possibilità di vederTI crescere ed evolvere
alla possibilità di vederCI crescere ed evolvere
alla gioia che vedo nei tuoi occhi quando vai in barca o anche quando solo ne parli
al tuo modo di volare
al tuo profumo
alla tua pelle
alla tua pazzia
alla tua pazienza
al tuo modo di percepire il mondo
al tuo desiderio di libertà
alla mia paura di vederti andar via
alla possibilità di prendermi cura di te ancora e molto di più
a poter parlare con te ancora ore ed ore come abbiamo sempre fatto
a come so che sei e a come ancora non ti conosco
a tutte le cose divertenti che mi sono venute in mente ma che non abbiamo avuto la possibilità di fare
alla svolta che ci sarebbe stata nella nostra vita…  è arrivata, se pur tardi, ma con forza
a tutte le cose belle che ho scoperto  ma soprattutto RI-scoperto di me che vorrei mostrarti
al mio chiederti  quel “come stai?” non di circostanza, a metà telefonata, sconnesso da tutto il resto del discorso, solo per sapere come stai “dentro”, con te stesso, se stai bene con il mondo…
alla remota possibilità di far parte di te ancora
a quello che di bello siamo sempre stati
alla possibilità di esserlo ancora
alle parole splendide che mi hai detto e scritto nonostante questo sia un periodo molto particolare
alla possibilità di migliorare il nostro rapporto, qualunque esso sia
alle promesse che ti ho fatto e che voglio continuare a mantenere
Troppe cose ci sarebbero ancora da scrivere, tutte assolutamente fondamentali, ma sarebbe impossibile citarle tutte...
Sarebbe bello se tu a questo elenco aggiungessi qualcosa...
http://whispersunderthesky.splinder.com/
L'amore è anche imparare
a rinunciare all'altro,
a saper dire addio
senza lasciare
che i tuoi sentimenti
ostacolino ciò che probabilmente
sarà la cosa migliore
per coloro che amiamo...


Sergio Bambaren - Il delfino
 

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