lunedì 17 maggio 2010

Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!".

Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!".
La fede provata si smarrisce, l'uomo dubita e non è più capace di rapporto, non sente più il fascino di una compagnia guidata e se ne va lontano per la sua strada.
La prova cui Gesù fa riferimento, la croce, disperde i suoi, ma lui non resta solo, perché egli è dall'origine "con".
La solitudine del Crocifisso rivela allora il volto ultimo di Dio: Misericordia.
È per questa Misericordia che la prova non ci deve atterrire. Per essa dobbiamo stare nella pace.
In effetti la Misericordia crocifissa ha vinto il mondo.
Nella notte del mondo, Signore, tu sei la nostra pace.
Vegliamo allora con Maria e aspettiamo pregando il Padre dei poveri, lo Spirito Santo.
Riempirà le nostre lampade di coraggio perché possiamo passare, con te e come te, attraverso le sofferenze del nostro tempo.
Nonostante Cristo sia il miglior maestro non abbiamo ancora imparato la lezione.
Immaginiamo ora di essere in un classe durante una lezione. Il professore spiega, già da tempo, un argomento piuttosto impegnativo. Al termine della lezione chiede agli studenti se hanno compreso; questi, pur di non doversi sorbire una nuova spiegazione, rispondono in coro di sì. Se il docente si fida della risposta, la classe per il momento ci fa una bella figura; se, invece, inizia a fare domande, allora sono guai. E' capitata una situazione simile ai discepoli di Gesù, e capita spesso anche a noi. Disertiamo la liturgia della Parola, o arriviamo in ritardo; ascoltiamo le letture e l'omelia con la sufficienza di studentelli che credono di conoscere già la materia. In tal modo, ci capita sistematicamente di sbagliare il compito a casa, che il Signore ci assegna ogni settimana, al termine della celebrazione eucaristica. Il guaio è che, la domenica dopo, ripetiamo imperterriti lo stesso errore di superficialità e di presunzione; e chissà da quanto tempo l'andiamo commettendo. Il Signore, con tanta amarezza, è obbligato ad avvertirci che il nostro comportamento fa sì che ci ritroviamo, anno dopo anno, sempre nella medesima classe, perché non meritiamo la promozione in quella superiore. Per uscire da questa situazione imbarazzante sarà bene che ci lasciamo aiutare dallo Spirito Santo, dal momento che è specialista nel risolvere i casi quasi disperati.
http://www.laparola.it/meditaoggi.php

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