venerdì 14 maggio 2010

come io vi ho amati

Concedici di saper restare nello spazio misericordioso della tua carità, e dacci ogni altra cosa utile a rafforzare il nostro amore.
"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi
e vi ho costituito, perché andiate e portiate frutto,
e il vostro frutto rimanga". Alleluia. (Gv 15,16)
"Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri,
come io vi ho amati", dice il Signore. Alleluia. (Gv 15,12)
Ti ringrazio per le occasioni che mi concederai di vedere chiaramente la tua volontà, dandomi la forza di eseguirla. E se qualche volta la vista mi si sarà appannata, perdonami: sarà a motivo della mia poca fede, che ti prego di rafforzare perché, soprattutto, non voglio mai perderti di vista.

Se il cristiano si limita a ricoprire il ruolo dello spettatore, nauseato e rammaricato per le malvagità che inquinano il mondo, difficilmente contribuirà alla crescita del bene. Ci sono delle responsabilità che vanno vissute in prima persona e che non possono essere demandate genericamente agli altri. Dio – come ricorda Bonhoeffer – vuol far nascere il bene da ogni cosa e chiede a ciascuno di noi una presenza responsabile “chiara” e la nostra disponibilità posta al servizio della Verità.
Il cristiano è uno che non può rimanere fermo sulla soglia delle vicende umane. Egli è chiamato ad entrare nel mondo e a vivere ogni istante della propria esistenza portando con sé il riflesso dell’amore di Dio.

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