sabato 24 aprile 2010

come pecora senza pastore…


L'uomo di oggi si sente sempre più avvilito e frustrato come persona. Lo avvilisce soprattutto la violenza, la brutalità della vita, lo sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi, il clima di anonimato, tipico della nostra civiltà, che lo rende numero, la manipolazione politica dell'opinione pubblica a scopo di potere… L'uomo si sente solo, contro tutti e tutto, abbandonato… per usare l'immagine biblica di questa domenica, come pecora senza pastore…
La figura di Gesù Pastore capovolge tutto questo. Gesù-Pastore instaura rapporti personali con ciascuno di noi, rapporti d'amore, d'affetto, rapporti dove non è possibile naufragare nell'anonimato. Egli ci conosce, noi lo conosciamo. Lo sentiamo vicino in ogni istante della nostra vita, interessato con amore alla nostra avventura umana. Noi siamo le pecore malate, stanche, abbandonate, oggetto per sempre della sua promessa e della sua beatitudine: "Non andranno mai perdute". Per loro è disposto a dare la sua vita...
Noi chiamati da Dio con il nostro vero nome, così come solo Dio può chiamarci. Con la voce unica del Dio innamorato, amante della creatura. Le pecore possono ascoltare la sua voce, perché egli, ovviamente, le chiama.
Possiamo ricavare dai primi tre verbi del primo versetto l'itinerario spirituale del cristiano, un vero programma di vita:
Ascoltare: vi è impegnata la mente, l'intelligenza, la virtù dell'obbedienza. Il vero ascolto si fa obbedienza.
Conoscere: E' impegnato il cuore. Non si conosce veramente se non ciò che si ama. E' l'amore che è capace di andare oltre ad ogni evidenza. E' un conoscere dal di dentro, dall'intimo. E' un conoscere l'Essere. E' una conoscenza nell'Amore.
Seguire: E' impegnata la Volontà, capace di far muovere i miei passi dietro Colui che ho ascoltato, amato. Ora lo seguo, dietro a lui i miei passi non vacillano, Egli mi porterà ai verdi pascoli, anche se dovessi attraversare una valle oscura… non temerei perché lui è con me (cfr. Sal. 23).

don Roberto Rossi
IV Domenica di Pasqua (Anno C) (25/04/2010)
Vangelo: Gv 10,27-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: Gv 10,27-30)

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