venerdì 12 marzo 2010

I cristiani



I cristiani non si distinguono dagli altri uomini né per territorio,
né per lingua, né per modo di vestire.
Abitano ciascuno la propria patria, ma come stranieri residenti;
a tutto partecipano attivamente come cittadini,
e a tutto assistono passivamente come stranieri;
ogni terra straniera è per loro patria, e ogni patria terra straniera.
Si sposano come tutti e generano figli, ma non abbandonano la loro prole.
Mettono in comune la mensa, ma non il letto.
Si trovano nella carne, ma non vivono secondo la carne.
Passano la vita sulla terra, ma sono cittadini del cielo.
Obbediscono alle leggi stabilite, eppure con la loro vita superano le leggi.
Amano tutti, eppure da tutti sono perseguitati.
Non sono conosciuti, eppure sono condannati;
sono messi a morte eppure ricevono la vita.
Sono poveri eppure rendono ricchi molti;
sono privi di tutto, eppure abbondano in tutto.
Sono disprezzati, eppure nel disprezzo sono glorificati;
sono calunniati, eppure sono giustificati.
Insultati, benedicono; offesi, rendono onore.
Fanno il bene, e sono castigati come malfattori;
castigati, si rallegrano come se ricevessero la vita.

A Diogneto 5,15.16

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